La meretrice.
Eran l'unghie rifatte d'escrementi colme
che 'n minuti fiatelli l'avolgea,
e 'l vago olezzo oltre misura diffondea
di quell'opra estetica, ch'or ne son forme;
e 'l viso di chirurgica fattezza a rimirarsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i' che 'l naso alla francese avea,
qual novità se nel talamo l'arsi?
Non era l'ancheggiar suo solo carnale,
ma di meretrice arte; et le parole
sonavan falliche, tanto che dicesi cortigiana.
Uno spirto televisivo, una valletta dell'ormone
fu quel ch'i' vidi: et se non fosse or tale,
qual futuro per la gioventude italiana?
martedì 1 giugno 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento